È una bella domanda cosa rimane dell’io più giovane quando è un io più vecchio, quali idiosincrasie evaporano o si solidificano, e invece di parlare dell’io più giovane e più vecchio, si potrebbe semplicemente saltare sempre nello stesso fiume, o sommare tutte le infatuazioni raccolte, punti di rottura, discrete illuminazioni, album preferiti, momenti di fallimento – invece di rubricare brevemente e succintamente una tale vita (anche le immagini di sé provengono da un archivio costantemente aggiornato e mai a prova di falsificazione), si potrebbe anche dissolvere completamente il proprio io, in, diciamo, 100 racconti, in cui si tirano fuori dalla memoria cento notti con cento donne (compreso qualche sogno ad occhi aperti), completamente incantati, come tutti gli amanti nell’estasi, nel sexus, tra preliminari e sigaretta dopo, tra sogno romantico e notte scopata attraverso, sempre cambiando, mai conformandosi.