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2018 2 Jul

Jah Wobble: Dream World

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Il nome di Jah Wobble presso il grande piccolo pubblico di appassionati di musica è principalmente noto per il suo ruolo centrale nel sound Public Image Ltd., ma inquadrare questo musicista solo all’interno di questo contesto è sicuramente riduttivo. Wobble è infatti un musicista completo e un artista a 360° gradi, un compositore moderno e contemporaneo tout-court: il confronto con musicisti come Holger Czukay e Jaki Liebezeit, lo stesso Brian Eno ha sicuramente senso e ci fornisce un ritratto completo di questo musicista che ha una produzione discografica eterogenea e prolifica allo stesso tempo.

„Dream World“ è stato registrato da John direttamente nel suo studio con la collaborazione dell’amico George King („Havana“, „Dream World“ e „L’autoroute sans fine“), sarà pubblicato sulla sua stessa label senza nessuna particolare promozione. Ascrivibile direttamente sotto la definizione di genere „Jah Wobble“, „Dream World“ è un trip di musica trance acida e che ci cala in una dimensione surreale: „A Chunk Of Funk“ sono sette minuti di groove funky e musica elettronica con sonorità prossime agli Yellow Magic Orchestra; „Havana“ è un tema Isaac Hayes rimescolato dentro uno shaker di musica caraibica; „Cuban“ un jazz afro-caraibico che ruota su un veccho giradischi che fluttua a mezz’aria nel vuoto; „Dream World“ una composizione ambient minimalista; „Strange Land“ praticamente dieci minuti di dub fantasma e ossessivo con sonorità aliene e ipnotiche; „Sleeping Hill“ ha un sound quasi glitch e dove domina imperioso il basso causando stati di paranoia e giramenti di testa; con „On Steriods“ siamo proiettati direttamente in un mondo alternativo settato dentro il videogioco „Space Invaders“; „L’autoroute sans fine“ rievoca una certa elettronica pop tipo Kraftwerk, mentre „Spirits By The Thames“ è un tema cinematico remixato in chiave elettronica e dubstep e che sembra quasi un pezzo Wall Of Voodoo suonato da Black Moth Super Rainbow.

Il legame con la scena punk ancora qui si conferma slegato da ogni estetica del periodo: Jah Wobble è inglese di Stepney nell’East End londinese e nel 1977 aveva 19 anni, come pensare che una figura come lui avrebbe potuto restare indifferente da una fase storica e così determinante per la controcultura del periodo. A differenza di molti tuttavia non si è fermato lì e ha continuato a ampliare i suoi orizzonti culturali e ha creato un proprio mondo: il risultato è una visione più ampia e che continua ad allargarsi sempre di più disco dopo disco fino ad inglobarci tutti dentro un grosso mondo dalla forma e i connotati di uno stroboscopio.

(From Debaser.it)

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